Probabilmente se dobbiamo escludere i titoli di punta sviluppati direttamente da Nintendo, ovvero i vari Mario, Zelda e soci, possiamo dire che l’unico vero gioco di terze parti che sarà in grado di generare un dirompente entusiasmo alla sua uscita, sarà Xenoblade Chronicles X. In fondo, per quanto ahimè, giocato da pochissimi ai tempi, il primo capitolo per Wii era uno dei migliori jrpg degli ultimi tempi, anzi, sbilanciamoci, probabilmente il migliore della generazione.
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Il trailer preparato per l’ultimo Nintendo Direct ha voluto sicuramente far trasparire la vastità, la varietà e la magnificenza delle ambientazioni, e quello che abbiamo visto ci è sembrato veramente impressionante (per quanto in una sequenza troppo rapida per valutare con reale cognizione di causa), soprattutto per il dettaglio che accompagna gli elementi mobili e non di spazi cosi grandi. Probabilmente da questo punto di vista, sarà un nuovo standard per Wii U. Inoltre lasciatemelo dire, fa piacere ritrovare una compagnia giapponese che abbia ancora l’ambizione di creare gdr dal cosi ampio respiro territoriale, come era pratica comune nel passato in questo tipo di produzioni nipponiche, mentre oggi sembra che gli open world siano prerogativa solo dei titoli occidentali.
Il gioco presenterà un editor per creare un personaggio personalizzato in cui potrete dare forma al vostro protagonista come preferite, scegliendo il tipo di capelli, il sesso, gli occhi, colore della pelle, tatuaggi e persino il tono della voce. Il sistema di combattimento sarà una diretta evoluzione di quanto visto in Xenoblade Chronicles. Avrete a disposizione delle abilità, chiamate “arts” e delle skills specifiche per ogni personaggio. Cosi come nell’esplorazione, anche durante gli scontri, ricordiamo totalmente in tempo reale, potremmo salire sul nostro mech senza stacchi di sorta e modificare cosi le nostre opzioni di attacco, che comprenderanno anche combo melee di vario genere. Anche questa la protremo definire un’evoluzione di quanto visto in tempi non sospetti in Xenogears (che però era a turni): una formula atipica di cooperazione uomo/mech che solo la saga “Xeno” ha sviluppato in maniera cosi capillare nel corso degli anni nell’ambito del genere e che ne rappresenta perciò un dei tratti più peculiari e stimolanti per i giocatori. Anche la classe scelta personalizzerà molto lo stile di combattimento, soprattutto per il fatto che sarà in qualche modo “switchabile” anche strada facendo per poter imparare set di abilità appartenenti ad una classe diversa.
Ovviamente non mancherà anche il pieno controllo sui compagni che ci seguiranno. Anche in questo caso si è cercato un sistema assolutamente fluido senza soluzione di continuità, che permettesse nel pieno dell’azione di dare ordini direttamente ai membri del nostro party. Rimane un po’ di perplessità per quanto riguarda il character design, che nonostante dovrebbe essere la diretta trasposizione poligonale dell’ottimo tratto con cui sono caratterizzati i giochi di Tetsuya Takahashi (director di Xenogears, Xenosaga e Xenoblade), non rende assolutamente bene come faceva nelle sue origini bidimensionali, rendendo i personaggi un po’ generici ed anonimi. La storia, sceneggiata da Yuchiro Takeda, che si era occupato anche di Xenoblade Chronicles, vede la popolazione umana essere sua malgrado coinvolta in alcune dispute tra diverse razze aliene e costretta ad una colonizzazione “spaziale” di emergenza tra i sopravvissuti di questa guerra “intergalattica”. Takahashi sostiene che sarà una trama molto profonda e lascierà spazio anche a temi maturi e non cosi scontati.
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Chiudiamo con la conferma di sicure features online, che però, cosi come la maggior parte degli aspetti del titolo, rimangono ancora avvolte nel mistero. Si è visto ancora troppo poco di questo gioco e visto che l’uscita non è più cosi lontana (si parla del 2015), cominciamo ad aspettare nuove informazioni su questo capolavoro annunciato di Monolith Soft con le braccia incrociate e il piede che batte nervosamente sul pavimento: forza, che tutti gli amanti dei giochi di ruolo giapponesi “old school” aspettano solo voi!