Molestie sessuali nel mondo del fumetto: Warren Ellis, Charles Brownstein e altri nomi nella bufera
Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato di come nell’industria videoludica si sia scoperchiato il vaso di pandora e stiano venendo fuori scandali su scandali relativi a molestie sessuali da parte di uomini di potere: neanche il mondo del fumetto sembra essere immune da tutto ciò, e nelle scorse ore sono finiti nel mirino delle accuse nomi di primo piano come Warren Ellis e Charles Brownstein.
In particolare il primo è stato accusato su Twitter, tramite un post poi rimosso, dall’editor e autrice Katie West (The Killing Horizon), che ha raccontato di esperienze personali con l’autore, scrivendo di come quest’ultimo abbia fatto “diverse cose decisamente sbagliate a giovani donne”, e di conoscere diverse giovani personalità del mondo artistico ad essere state usate e scartate dall’autore.
West ha specificato che nonostante non creda che la sua personale esperienza con Ellis o con altri uomini dell’industria del fumetto contenga abusi, tutti gli uomini di cui sopra hanno esercitato in qualche modo un tipo di comportamento che lasciasse intendere un certo tipo di “potere” che purtroppo ben conosciamo.
I cited three men in particular, two of whom I had personal experience with. However, I didn’t say my personal experience with these men was abusive, I said they were all men who abused their power.
— Katie West (@katiewest) June 17, 2020
Dopo i tweet di West, sempre più donne hanno iniziato a parlare delle loro storie, dalle quali non esce un bel quadro di Warren Ellis: tra di loro l’artista Zoetica Ebb, la fotografa Jhayne Holmes e la musicista Meredith Yayanos.
In particolare Ebb ha descritto il comportamento di Ellis come “sessualmente coercitivo, sotto le spoglie del tutoraggio”, mentre Yayanos lo ha accusato di abusi emotivi, verbali, psicologici e di aver richiesto foto esplicite ad alcune fan teenager.
Il nome di Ellis è molto noto nel mondo del fumetto, ma anche della televisione, essendo anche uno sceneggiatore apprezzato. Sta attualmente lavorando su The Batman’s Grave per DC Comics, e sull’adattamento televisivo di Netflix di Castlevania, anche se nessuna delle due aziende ha commentato le accuse.
Dal canto suo l’autore si è difeso su Twitter, pubblicando un post in cui scrive di non aver mai costretto, manipolato o abusato di qualcuno.
“Non mi sono mai considerato tanto famoso o potente, al punto da aver fatto diverse battute brutte a riguardo per oltre vent’anni. Non avevo mai realizzato che altri potessero vederla in maniera diversa, che non stessi interagendo con loro come un loro pari, ma agendo da una posizione di potere e privilegio. Non ho considerato questa cosa in molte mie interazioni personali e questo è stato un mio errore che riconosco”.
— Wᴀʀʀᴇɴ Eʟʟɪs (@warrenellis) June 19, 2020
Ma quello di Warren Ellis non è il solo nome venuto fuori, come dicevamo: accuse di molestie sessuali sono state mosse anche allo scrittore di Batgirl e co-creatore di Motor Crush, Cameron Stewart, che adesso ha chiuso i suoi profili social e non ha commentato nulla sulla vicenda.
Charles Brownstein è stato direttore del Comic Book Legal Defense Fund nonostante le accuse di molestie e abusi sessuali del 2005 fino a pochi giorni fa.
Certo, se non altro questo nuovo filone ha riacceso un rinnovato interesse dei media nei confronti della situazione, ed è solo giusto se queste persone finalmente comincino a pagare per le loro azioni.
Anche noi però abbiamo una responsabilità in tutto questo, da fan, ma anche da autori, da uomini, da donne. Se non vogliamo che la conseguenza di queste accuse sia che qualche uomo di potere perda il proprio posto di lavoro per essere sostituito da qualche altro uomo di potere che prima o poi perpetui gli stessi comportamenti, il cambiamento deve partire da noi.
I “predatori” non spuntano fuori dal nulla: sono i nostri amici, la nostra famiglia e qualche volta siamo noi stessi, ed è ora che impariamo a riconoscere, a evitare, e a combattere attivamente un certo tipo di comportamenti.
(Fonte: io9)