Jonathan Nolan e Lisa Joy rivelano che la stagione 3 di Westworld punterà più sui personaggi che sugli enigmi da risolvere
Dopo averci abituato per due impegnative stagioni a tenere sempre alta l’attenzione per comporre i pezzi del complesso puzzle che costituisce la lore di Westworld, gli autori Jonathan Nolan e Lisa Joy hanno dichiarato in un’intervista che la stagione 3 della serie vedrà un cambio sostanziale da questo punto di vista. Vale a dire: meno misteri ed enigmi, più storie personali. Joy conferma che la nuova stagione inizierà subito dopo la fine della precedente, senza salti temporali. Vedremo direttamente quello che avviene dopo il massacro avvenuto nel parco, e ci si muoverà a partire da lì.
“Amo le serie che trovano una loro formula e la seguono per 100 episodi, ma Westworld non è una serie di questo tipo” ha detto invece Nolan. “Abbiamo sempre voluto che in ogni stagione i personaggi si trovassero in una situazione diversa.” In effetti già dopo la fine della prima stagione, gli autori avevano affermato che la loro intenzione era di creare per ogni stagione una storia tematicamente compiuta, senza cliffhanger che avrebbero reso il finale insoddisfacente. Con la terza stagione però si compie un passo in più, perché si assisterà a un cambio radicale tanto dell’ambientazione che delle motivazioni dei personaggi principali, Dolores (Evan Rachel Wood) e Bernard (Jeffrey Wright) prima di tutti. È proprio questa una delle sfide maggiori con cui si dovrà confrontare Westworld nella prossima stagione.
Sappiamo già dal primo trailer che ci saranno nuovi personaggi, tra i quali uno dei più importanti sarà interpretato da Aaron Paul, che interpreterà Caleb, un semplice operaio edile di Los Angeles. Di lui Nolan dice: “Caleb sfiderà l’opinione che Dolores si è fatta dell’umanità. Lui è il tipo di persona che non ha la possibilità di visitare Westworld.”
Ma c’è anche un’altra questione da affrontare: avrà ancora senso chiamare Westworld una serie che, con ogni probabilità, non si svolgerà più all’interno dell’omonimo parco? “Una parte della storia si svolge nell’ovest degli USA,” risponde Nolan, “quindi ritroviamo questo filo tematico: il West americano come ambientazione e caratterizzazione, il West come luogo selvaggio, dove basta superare una collina e non ci sono più regole. In questo senso, Dolores arriverà a capire cosa è successo al vero West. E la risposta è che lo abbiamo addomesticato, la civiltà alla fine ha raggiunto tutti quelli che cercavano di sfuggirle.” In realtà rumor e foto di scena rivelano che almeno una parte della storia si svolgerà ancora nel parco, e si tratta probabilmente della trama che avrà per protagonista Maeve (Thandie Newton), che avrà l’occasione di attraversare anche altri parchi oltre a quelli già conosciuti di Westworld, Shogunworld e The Raj.
Da questa intervista pare che Nolan e Joy abbiano raccolto le richieste del pubblico, che in molti casi si era lamentato di un’eccessiva complicazione della storia nella stagione 2, con troppe timeline incrociate che rendevano difficile seguire la svolgersi della trama. Molti hanno accusato gli autori di essersi sforzati troppo per impedire che i loro plot twist fossero scoperti in anticipo, soprattutto dai teorizzatori di Reddit, ma forse Westworld nella stagione 3 ha superato il suo complesso di superiorità ed è pronta a sorprendere in modo più onesto. A meno che, come è già successo in precedenza, Nolan e Joy non abbiano semplicemente mentito per nascondere le loro vere intenzioni.
(Fonte: EW)