La Repubblica Popolare Cinese sembra aver inferto un duro colpo a WhatsApp. A quanto pare il governo di Pechino avrebbe bloccato di nuovo la popolare app di messaggistica istantanea, forse definitivamente.
A confermarlo alcuni esperti di sicurezza al New York Times, che farebbero notare come la cosa possa essere definitiva. Le prime interruzioni al servizio sono state registrate mercoledì scorso e sono continuate da allora.
Riportiamo quanto affermato da Nadim Kobeissi, esperto di crittografia che lavora per una società di ricerca a Parigi e che controlla anche la censura digitale in Cina.
“In sostanza, sembra che la censura applicata precedentemente a Whatsapp in Cina abbia raggiunto un livello superiore. Dopo i blocchi alle note vocali di Luglio, ora sembra riguardare in toto il servizio di messaggistica istantanea, che non è più accessibile in tutto il paese”.
Sempre Kobeissi ha rilevato che la Cina potrebbe aver aggiornato il proprio firewall, potendo ora rilevare e bloccare il protocollo NoiseSocket utilizzato da WhatsApp per inviare testi. Oltre a questo c’è anche il blocco all’HTTPS/TLS, usato dalla piattaforma di Mark Zuckerberg per inviare foto e video. Proprio per Zuckerberg si tratta di un duro colpo, visto che la Cina aveva già chiuso Facebook nel 2009.