SEGA conferma l’intenzione di portare Yakuza Kenzan e Ishin anche in Occidente: da decidere “solo” la finestra di lancio

Il sogno di tutti i fan di Yakuza americani ed europei è quello di vedere finalmente i due particolari spin-off Kenzan e Ishin anche in Occidente, e potrebbe finalmente presto trasformarsi in realtà.

Se la serie di Toshihiro Nagoshi ha faticato nel tempo a trovare il successo in Europa e negli Stati Uniti, ha sempre potuto contare su uno zoccolo duro di appassionati, grazie ai quali sono arrivati in Occidente tutti i capitoli principali della serie finora usciti, anche se con il canonico ritardo, a volte di più di un anno.

Pensate ad esempio a Yakuza Like a Dragon, che in Giappone è uscito a Gennaio e da noi arriverà a Novembre.

Con l’arrivo di Yakuza 0 e delle versioni Kiwami dei primi due capitoli però, la musica è cambiata e il grande pubblico si è finalmente accorto del gioco, tanto che SEGA si è decisa a far uscire anche le versioni rimasterizzate degli altri capitoli della saga.

Così vedere un prodotto di nicchia come Kenzan o Ishin anche sul nostro territorio, non sembra più un azzardo, e potrebbe anzi essere un’ulteriore buona opportunità di guadagno per la software house.

yakuza kenzan ishin occidente

In una recente intervista ne ha parlato anche il Senior Localisation Producer, Scott Strichart, che ha confermato che SEGA ci sta pensando eccome a portare i due giochi in Occidente, ma che bisogna prima studiare la finestra di lancio giusta, che non saturi il mercato:

“Sappiamo assolutamente che ci sono dei buchi nella storia che vogliamo riempire, e il Giappone vuole che lo facciamo. È solo questione di trovare spazio per farli uscire. Ci sono problemi di ipersaturazione del mercato, per cui cosa facciamo? Smettiamo di fare nuove cose per far uscire quelle vecchie? Facciamo uscire le vecchie uscite tra una nuova uscita e l’altra? E poi diciamo “Per favore, comprate entrambe”? C’è sicuramente un problema di spazio, sfortunatamente. Vogliamo tutti farli uscire, ma dobbiamo trovare il giusto tempo e spazio”.

Insomma, con un po’ di pazienza finalmente potremo giocarli anche noi. Siete contenti?

 

(Fonte: Tojo Dojo)

Gabriele Atero Di Biase
Diplomato al liceo classico e all'istituto alberghiero, giusto per non farsi mancare niente, Gabriele gioca ai videogiochi da quando Pac-Man era ancora single, e inizia a scriverne poco dopo. Si muove perfettamente a suo agio, nonostante l'imponente mole, anche in campi come serie TV, cinema, libri e musica, e collabora con importanti siti del settore. Mangia schifezze che lo fanno ingrassare, odia il caldo, ama girare per centri commerciali, secondo alcuni è in realtà il mostro di Stranger Things. Lui non conferma né smentisce. Ha un'inspiegabile simpatia per la Sampdoria.