Il nome di Yamato Video associato a Casapound per via di un evento: come stanno davvero le cose? Proviamo a far chiarezza
Nei giorni scorsi è scoppiata una feroce polemica per via di una questione che è tuttora poco chiara e che riguarda la presunta partecipazione di Yamato Video ad un incontro organizzato da Casapound, movimento di estrema destra con sede a Roma, sui manga e l’animazione giapponese.
Nel volantino distribuito da Casapound relativo all’incontro si legge infatti della presenza di Marco Turconi, il cui nome nel manifesto è associato a quello di Yamato Video, per l’appunto. In molti allora si sono riversati sui canali social dell’azienda, in alcuni casi anche in maniera piuttosto veemente, per chiedere spiegazioni.
Spiegazioni che sono arrivate nella giornata di ieri, con un post sulla pagina Facebook della stessa Yamato Video, che ha smentito la propria presenza all’evento. Sul post si legge: “Abbiamo chiesto di modificare la suddetta grafica in quanto Yamato non risulta essere coinvolta nell’organizzatore di questa iniziativa, non parteciperà quindi a questo incontro, oltre che non interessata a condividere ideologie di qualsiasi partito politico.”
In un commento successivo inoltre, l’account di Yamato rende noto che la società ha un solo socio, e che si tratta di Fabrizio Ferrario. Alcuni utenti però hanno rispolverato un post risalente ad Ottobre 2019, quindi circa cinque mesi fa, in cui per pubblicizzare la partecipazione ad un altro evento, tra i soci fondatori di Yamato Video veniva annoverato anche il nome dello stesso Marco Turconi di cui sopra.
A questo, l’azienda non ha ancora ritenuto di replicare.
La situazione è ancora confusa, come potete immaginare. I canali social dell’azienda in questo momento sono intasati da commenti di utenti che continuano a chiedere spiegazioni, e che stanno invitando altri utenti a boicottarne i prodotti.
Nel frattempo il nome di Yamato Video è stato associato a quello di Casapound per via di quel manifesto, che però la stessa azienda ha chiesto che venisse modificato (per quanto ne sappiamo, attualmente senza successo).
Resterebbe da far chiarezza sull’eventuale effettivo ruolo di Turconi all’interno di Yamato Video, ma come dicevamo per il momento l’azienda non ha voluto chiarire la questione.
Vedremo come si evolverà la situazione. Nel frattempo, visto che un’opera dell’animazione giapponese continua a venire generalmente associata a un certo tipo di orientamento politico, vi proponiamo un nostro speciale su Capitan Harlock che forse può schiarirvi le idee.