Zuta è la stampante del futuro.
Kickstarter è ormai alla deriva. Una nuova regolamentazione ha portato il portale di crowdfunding (ve ne abbiamo parlato qui) più famoso del mondo ad ammorbidire il proprio regolamento, con conseguenze che non sono tardate ad arrivare. Ma della cosa in sé parleremo poi, quando prossimamente intervisteremo un’eminenza tutta italiana (ops! Spoiler!). Quel che invece vi presentiamo oggi è una roba davvero niente male, una nuova tipologia di stampante che già solo per il concept meriterebbe il nostro denaro, figurarsi poi se funziona… e funziona davvero! Zuta, così si chiama il progetto, è una stampante wireless… tascabile! Ma cerchiamo di capirci bene. Su tutto Zuta è un progetto israeliano, di una start up piccola ma molto promettente, Zuta Labs, che giura di rivoluzionare il mondo della stampa, rendendola alla portata di tutti. Non che non lo fosse, ma intendiamoci: questo piccolo robot, comodamente trasportabile in borsa, è capace di connettersi a qualsiasi periferica wireless e bluetooth, ed è in grado di stampare su qualsiasi tipologia di foglio grazie a delle impostazioni semplici e intuitive. Le sue dimensioni? 10 centimetri d’altezza, 11,5 cm di diametro, 300 grammi di peso, in pratica del diametro di un cd, o giù di lì! La qualità di stampa non è, invero, eccezionale, e Zuta si limita, per ora, a una primitiva stampa “dot” (“a puntini”, per i meno esperti), e ad un’operazione di stampa non proprio veloce, ma pensate a questo piccolo dispositivo come ad una “pezza” in un momento critico della vostra giornata lavorativa, quando vi rendete conto di aver dimenticato a casa o in ufficio quel documento fondamentale che proprio non potete tornare indietro a prendere! Ecco, Zuta potrebbe allora fare al caso vostro e diventare, magari, la migliore amica di uno studente universitario.
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Il suo funzionamento, comunque, non può non premiare l’idea, intuitiva, semplice, e assolutamente geniale. Un piccolo drone dotato di rotelle, capace di muoversi in modo indipendente in ogni direzione sulla superficie cartacea, e capace di rilevare righe, bordi, e quant’altro gli occorrano per una stampa pulita e dritta. Si parla di un prototipo, ma l’idea avvinghia e convince. Ad ora Zuta va a batterie e stampa solo in bianco e nero, ma se l’idea avrà spazio in rete, con conseguente apporto di fondi utili, allora tutto potrebbe cambiare, evolversi ed anche migliorare. In questi anni, in cui la stampa si affaccia al mondo del 3D fa piacere imbattersi in un progetto che tenti di svecchiare una componente fondamentale della nostra vita digitale. La necessità del cartaceo è infatti una realtà ancora per tante, tantissime, attività della nostra quotidianità. Il fatto che le stampanti, sempre più ingombranti e dai costi di gestione sempre elevati (che la stampante di per sé non costa nulla, ma quando si parla di inchiostri…) possano ora cedere il passo ad una tecnologia smart, ci fa ben sperare sull’evoluzione di questa tecnologia. Forse una delle poche che, in fin dei conti, è rimasta vetusta nonostante il progredire degli anni. E chissà che Zuta non smuova delle acque nuove lanciando un vero e proprio nuovo trend di stampa. In fondo, è già successo col 3D!